Parte da lontano e precisamente da Belfast, capitale irlandese, il 97° Giro d’Italia. Ormai non c’è più da stupirsi, gli interessi sono talmente vasti che anche una partenza così decentrata il movimento l’accetta o la subisce, senza particolari problemi.
La prima maglia rosa verrà assegnata venerdì 9 maggio, dopo la cronosquadre di 22 km che vede favorita la Bmc di Daniel Oss, dopo aver fatto centro pochi giorni fa nella Riva-Arco al Giro del Trentino.
Nei due giorni seguenti, gli arrivi di tappa sono ancora a Belfast (sabato) e a Dublino (domenica). Al lunedì c’è il primo dei tre giorni di riposo per consentire alla carovana di rientrare in Italia per riprendere il martedì con la breve tappa Giovinazzo-Bari. Prime tappe insidiose saranno senza dubbio quelle del fine settimana con gli arrivi di Montecopiolo e Sestola nell’Appennino Settentrionale. Difficile sarà la cronometro individuale Barbaresco-Barolo nella Langhe del Cuenese, sia per la lunghezza (46 Km) che per l’ondulazione del tracciato che prevede anche un gpm al passaggio da Boscasso). Il secondo fine settimana ospiterà altri due arrivi in salita, ad Oropa e Pian di Montecampione. E poi ci sarà una terribile terza settimana. E’ fissato l’arrivo in Val Martello (quello della tappa cancellata per neve lo scorso anno) dopo aver scalato Gavia e Stelvio. Giovedì 29 maggio il Trentino si staglierà a protagonista ospitando l’arrivo al Rifugio Panarotta con gli antipasti di avvicinamento costituiti dal Passo San Pellegrino e il Redebus. Il giorno dopo ci sarà la cronoscalata Bassano-Monte Grappa. E sabato l’arrivo allo Zoncolan (tanto caro a Gilberto Simoni, due volte primo nel 2003 e 2007) dopo gli inediti quanto insidiosi passaggi al Passo del Pura e Sella Razzo. Domenica 1 giugno sarà Trieste ad accogliere e premiare il vincitore e quei corridori che, dei 198 partenti spalmati nelle 22 squadre, avranno percorsi gli interi 3.500 km. Questo del 2014 è il Giro del debutto di Moreno Moser, il quale spera di ben figurare: l’obiettivo dichiarato sarebbe quello di vincere una tappa. Daniel Oss è invece alla sua seconda esperienza e non potrà far programmi in quanto sarà uno dei più fidi scudieri del capitano Cadel Evans, senz’altro tra i favoriti, il quale proverà a vincere il suo primo Giro. Sulla sua strada troverà, tra gli avversari più agguerriti, gli scalatori Rodriguez, Quintana, Porte, Uran. Gli italiani Scarponi e Pozzovivo cercheranno di inserirsi nella lotta per il primato.
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