È giunto alla 4° edizione il concorso indetto da Assfron (Associazione scuola senza frontiere), che quest'anno ha focalizzato la riflessione nelle scuole trentine sulla questione dell’acqua, del suo accesso universale e dunque di un diritto fondamentale, con il segretario dell'Associazione Carlo Bridi che non si è certo risparmiato per incontrare nell'arco dell'anno scolastico 200 classi di ogni ordine e grado in ogni parte del Trentino, con l'obiettivo di sensibilizzare e far crescere una cultura dell’interesse, quell’I care –mi sta a cuore, appunto, m’interessa – attraverso il quale, sull’esempio della scuola di Barbiana, transita ogni snodo decisivo per l’educazione esigente e la vera conoscenza.
Martedì 6 maggio, presso il teatro dell’Arcivescovile, in occasione delle premiazione dei lavori effettuati, erano particolarmente i giovanissimi a marcare la loro presenza con una freschezza e un entusiasmo eccezionali. Erano loro i rappresentanti dei 558 ragazzi e ragazze che hanno partecipato al concorso, con disegni per i più piccoli e ricerche e DVD per gli studenti delle medie e delle superiori.
La Presidente di Assfron, Marina Borlotti ha rimarcato la bontà del progetto per un’educazione alla solidarietà che si è concretizzata quest’anno con la riattivazione di tre pozzi a Kotido, in Karamoja, nella regione dell’Uganda dove opera il vescovo trentino Beppino Filippi. Erano presenti l’Assessora alla solidarietà internazionale della Provincia Sara Ferrari, il presidente del Consorzio dei Comuni trentini Gianmoena e alcuni sindaci dei paesi delle scuole coinvolte. Ma i veri protagonisti sono stati loro, i ragazzi, vivacissimi e riflessivi al tempo stesso, che come hanno cantato in una bella canzone “Guttula”, la possibilità di dissetare, sono apparsi davvero piccole gocce di speranza per tutti.
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