L’evento promosso dalla Cei per rilanciare il ruolo della scuola, statale e paritaria
Sabato 10 maggio il mondo della scuola incontrerà Papa Francesco in piazza San Pietro a Roma. L’incontro inizierà alle 15.30 con l’accoglienza dei gruppi partecipanti. L’arrivo del Papa è previsto alle ore 16.15. La manifestazione si colloca nel contesto del progetto “La Chiesa per la scuola” con cui la Chiesa italiana vuole testimoniare e rafforzare la propria attenzione all’importantissimo compito educativo proprio della scuola. L’iniziativa guarda alla scuola nella sua interezza: scuola statale e scuola paritaria, perché tutti – bambini, ragazzi e giovani impegnati nel faticoso ma appassionante percorso della propria crescita – meritano la medesima considerazione.
Per far conoscere e valorizzare il percorso avviato dalla Cei per rilanciare nella società il dibattito sull’educazione e sulla scuola è stato promosso un apposito sito Internet, www.lachiesaperlascuola.it, dove ci sono materiali, iniziative, buone pratiche che danno concretezza a un'idea di scuola e ai temi che la Chiesa italiana ritiene meritevoli di attenzione: la scuola come comunità che educa in rete con altre comunità; l’importanza dell’alleanza educativa scuola-famiglia; il recupero del ruolo della scuola nella società, a partire dai genitori troppo spesso sindacalisti dei figli; e, ancora, l’educazione umanistica intesa come rispettosa del valore unico della persona; il ruolo degli insegnanti come educatori, oltre che come trasmettitori di conoscenza; le scuole e l’educazione non come problema ma come risorsa.
“Siamo tutti consapevoli della crisi economica che non risparmia neanche i beni di prima necessità”, afferma il segretario generale della Cei, mons. Nunzio Galantino. Tra questi però la scuola “va difesa e promossa a costo di qualsiasi sacrificio perché ne va della salute pubblica e della stessa democrazia”. Ma per far questo, aggiunge, “occorre evitare che la scuola sia aggredita dall’ideologia di chi vuole ridurla ad un sapere funzionale al mercato oppure orientato a una visione prefabbricata della realtà”. E conclude: “La scuola deve imparare a recuperare il suo ruolo fondamentale, che non è quello di chi dà risposte, ma di chi mette in mano agli studenti gli strumenti critici per stare in maniera consapevole in questo mondo”.
“Tutti – riflette don Maurizio Viviani, direttore dell’Ufficio nazionale per l’educazione, la scuola e l’università – abbiamo almeno tre certezze nei riguardi della scuola. La prima: senza scuola non c’è futuro per la società. La seconda: senza scuola un ragazzo non può diventare adulto. La terza: la scuola deve educare se vuole generare futuro”. Per don Paolo Gentili, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia, “ogni famiglia avverte sempre più la necessità di un aiuto concreto per educare i figli e accompagnarli in un orizzonte valoriale di spessore”.
La diocesi di Trento sarà a Roma con un’ottantina di partecipanti. L’Ufficio Diocesano Educazione e Scuola – Servizio IRC ha organizzato il viaggio con il supporto dell’Ufficio Pellegrinaggi. “L’auspicio – dicono i responsabili dell’Ufficio – è che da questa occasione privilegiata di incontro e di festa ognuno di noi possa ripartire con rinnovate motivazioni ed energie”. La partenza è prevista nel pomeriggio di venerdì 9 maggio, il riento domenica 11, dopo una sosta a Subiaco.
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