Isabella, identità divisa

“Timira” è il romanzo che racconta la storia di Isabella, figlia di una donna somala e di un colonialista italiano, portata a Roma da piccolissima e cresciuta nella famiglia “legittima” del padre insieme al fratello.

Questi due “figli della colpa” avranno destini diversi e nel loro insieme tragici. Giorgio morirà da partigiano tra le vittime dell’ultima strage nazista in Italia il 4 maggio 1945 (chi era quel morto dalla pelle scura, forse un soldato inglese?). Isabella invece, col nome di Timira Hasan cerca una propria strada, a Roma, poi torna in Somalia e ancora in Italia come profuga, una doppia personalità simbolo di un’identità scissa e spezzata.

Sarà poi il figlio di Timira, Antar Mohamed a raccontare le vicissitudini della madre e qui le responsabilità italiane di una colonizzazione spietata anche se ammantata di “civiltà” emergono in tutta chiarezza. E hanno riguardato innumerevoli vite, non solo quella di Timira.

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