Quest'anno al multisala Modena si aggiunge il Cinema Vittoria per le anteprime e le proposte speciali
Cresce l’attesa per la 62^ edizione del primo e più antico festival internazionale di cinema dedicato alla montagna, all'esplorazione e all'avventura, in programma dal 24 aprile al 4 maggio a Trento. Diversi percorsi si snodano nel programma dei film di questa edizione, come ha spiegato Sergio Fant, responsabile cinematografico, alla conferenza stampa di presentazione: la prima chiave di lettura trasversale del prossimo Film Festival sarà l’Everest e questo grazie a pellicole come “The Epic of Everest”, il film di apertura, sulla spedizione del 1924, magistralmente restaurato dal British Film Institute, e poi “Beyond the Edge” che ricostruisce la spedizione vittoriosa di Hillary e Tenzing del 1953; un film di montagna per il grande pubblico, “High and Hallowed”, sulla spedizione americana del 1963, fino all’Everest contemporaneo di “High Tension” che documenta le incredibili vicende capitate a Simone Moro e Ueli Steck la scorsa stagione nel campo base.
La sala aggiuntiva su cui potrà contare il Festival, il Cinema Vittoria in via Manci, ospiterà nel pomeriggio i più spettacolari film di alpinismo e alla sera le fiction fuori concorso e le anteprime (legate dal tema della neve): non mancano thriller, horror e qualche risata. Nelle anteprime fuori concorso ci sono anche due film italiani: “Neve” di Stefano Incerti, un noir immerso nei paesaggi innevati dell’Abruzzo, e “Oltre il guado” di Lorenzo Bianchini, girato sulle montagne friulane, al confine con la Slovenia.
Per i film in concorso, ci sono voluti mesi di ricerche e visionamenti per portare a 27 (tra le oltre 400 iscritte) le opere che concorreranno alle Genziane d'Oro; tra queste, 2 sono in anteprima mondiale e 17 in prima italiana. Il cinema italiano sarà rappresentato da “La passione di Erto” di Penelope Bortoluzzi, girato nel paese e sulle montagne colpite dalla tragedia del Vajont, e dalla prima assoluta di “Verso dove” di Luca Bich, ispirato omaggio a una leggenda dell'alpinismo e del cinema di montagna come Kurt Diemberger. Tra i cortometraggi: “Ragazzo” di Lorenzo Apolli, che rielabora immagini del primo conflitto mondiale sulle montagne del Trentino, e “Pianeta bianco” di Francesco Mattuzzi, opera visionaria che trasforma un'escursione alpina in una riflessione tra filosofia e fantascienza.
Il viaggio proposto dal Concorso del 62° Trento Film Festival porterà dalle Alpi, fino alle cime e ai territori più remoti dell'Europa: ai piedi dei Pirenei per la fine del mondo (Bugarach), tra valli e foreste catalane (The Creator of the Jungle), nelle valli più remote della Grecia dove arriva la crisi economica (The Grocer), sugli alpeggi bavaresi (Still), sulle montagne norvegesi (Siblings are Forever), fino alle lande lapponi (Aatsinki: The Story of Arctic Cowboys). Più lontano ancora si andrà alla ricerca dell'oro nel Klondike attuale (Earth´s Golden Playground), tra gli Urali russi nel territorio colpito dalla più grave catastrofe nucleare mai accaduta e dimenticata (Metamorphosen), e in Buthan, paese che misura il suo stato di salute con il tasso di felicità della sua popolazione (Happiness). Questo solo per citare alcuni dei film in concorso; non mancano poi i documentari di alpinismo, per raccontare appassionanti imprese e scalate. Complessivamente i film in gara rappresentano 17 Paesi diversi; una spinta alla fuga e all'avventura riassunta nel film “Janapar: Love on a Bike”, in cui il regista racconta tre anni di viaggio intorno al mondo in bicicletta e la storia d'amore che lo ha fatto tornare a casa.
Secondo l’impostazione ormai consolidata del programma, completano la proposta cinematografica le sezioni Alp&ism, dedicata all’alpinismo e alle discipline alpine più disparate; Destinazione…, con un programma di proiezioni ed eventi dedicato in questa edizione al Messico; Orizzonti vicini con registi, produzioni e storie dal Trentino-Alto Adige; Terre alte dedicata ai documentari d’autore sulla vita delle popolazioni di montagna; Eurorama curata dal Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all’Adige, con la proposta dei film etnografici premiati nei festival specializzati di tutta Europa; e Natura Doc, con una selezione di documentari naturalistici ospitati dal MUSE – Museo delle Scienze di Trento.
Ma il Trento Film Festival è molto più di un festival di cinema: sono oltre 174 gli appuntamenti che spaziano dall’immagine, alla scrittura alla tradizione canora. La direttrice Luana Bisesti ha elencato alla stampa alcuni nomi di spicco di questo Festival: “Per la prima volta in Italia avremo il giovane fuoriclasse americano Alex Honnold, che ha accettato di far parte della giuria. Lo abbiamo inseguito per diversi anni, e sorprendentemente ci ha rivelato che non si sentiva degno di un festival così importante. Con Reinhold Messner parleremo di alpinismo al femminile insieme a tante eccezionali protagoniste. Mauro Corona ci proporrà una riflessione sui vinti e i marginali della montagna . Ma tanti alpinisti saranno a Trento anche per presentare i loro libri in anteprima”. Il programma completo è disponibile sul sito: trentofestival.it.
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