Più spazio all'incontro e alle relazioni
Riutilizzare invece che buttare, entrare in un negozio non solo per comperare ma per cercare compagnia, promuovere dignità attraverso abiti usati. Questo e altro è il negozio di abiti usati “Altr'Uso” – nato nel 2011 su iniziativa della Caritas Diocesana e di Fondazione Comunità Solidale – che dal 15 aprile ha cambiato casa, trasferendosi da via S. Pio X a via Giusti 7, in una sede più grande, più luminosa, in una parola: più bella.
Nel negozio “Altr'Uso” (c'è un punto vendita anche a Rovereto, in via Indipendenza 3) si possono acquistare abiti, scarpe e biancheria per la casa usati, ma ancora in buono stato, a prezzi modici (mai sopra i 10 euro). Nel tempo il negozio è diventato un punto di riferimento per le persone in difficoltà economica, ma anche un luogo d’incontro spontaneo, tra clienti di diversa estrazione sociale e culturale (anche se negli ultimi tempi è aumentata l'utenza italiana) e con i volontari e gli operatori del negozio, dove si condividono storie e si costruiscono relazioni.
Ecco perché la nuova sede in via Giusti – inaugurata martedì pomeriggio alla presenza del vescovo, del sindaco e di tanti amici e simpatizzanti – con i suoi spazi ariosi è ancora più adatta all'accoglienza delle persone, e ospita anche un angolo per i bambini con alcuni giochi: “Vogliamo che chi arriva qui veda che ci sono persone che lo attendono, in un luogo che è anche bello” ha spiegato all'inaugurazione la responsabile del negozio Daniela Langella. Nell’ottica della sobrietà e del riuso, il 90% dell’arredo è stato realizzato – da una quindicina di volontari – con materiale riciclato (ante di armadi, imposte, pallets, persino un vecchio lavabo), tutto impreziosito da un'attenta cura del dettaglio.
“La cura nell'allestimento di questo negozio – ha detto mons. Bressan prima di benedire i locali – testimonia l'attenzione della Caritas verso le persone che accoglie. Persone che vengono accompagnate in un percorso di crescita che giova sia a chi ha bisogno, sia a chi offre il proprio sostegno”. Intorno ad Altr'Uso ruotano tanti volontari, la maggior parte (una trentina) impegnata nello smistamento e nella selezione dei vestiti che arrivano nel magazzino di via Endrici. “Un progetto per il futuro è quello di coinvolgere di più i giovani – ha detto Daniela Langella – e cominceremo dalla '72 h senza compromessi'”.
Il sindaco e l'assessore Marchesi hanno apprezzato, accanto al valore sociale dell'iniziativa, l'impegno contro la cultura imperante dello spreco e dell'usa e getta. Il direttore della Caritas Roberto Calzà ha ricordato infine gli inserimenti in negozio di persone senza lavoro, con il progetto “Ridare speranza”.
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