“Un racconto contemporaneo e inedito di quel che i bambini vedono e sentono nell’aggirarsi lungo i sentieri, alla scoperta delle sculture”, ha ricordato il presidente dell’associazione Arte Sella Giacomo Bianchi, durante la recente presentazione dell’iniziativa sostenuta dalla Cassa Rurale Olle Samone e Scurelle.
“La quercia vuole essere un invito esplicito per i nonni, le nonne e i genitori a lasciarsi andare, a vivere le emozioni come le vivono i bambini”, ha spiegato Mauro Neri. “E di raccontare, fantasticare con loro tramandando anche le antiche tradizioni orali della Valsugana”. Storie di orchi, lupi e mostri, streghe cattive e fantasmi delle miniere della Valsugana, racconti popolari che hanno ispirato Neri, da anni attento osservatore delle decine e decine di opere d’arte sparse nella Valle di Sella.
“Questo è il mio duecentesimo libro che scrivo in 35 anni di attività”, ha sottolineato l’autore. “Ben 120 sono stati dedicati ai bambini. Perché le vere fiabe piacciono a ogni età, perché ai bambini e agli adulti sanno raccontare quel che si nasconde dietro la realtà, sanno evocare i sogni e gli incubi di ogni epoca, traducendoli in forme d’arte che possono esprimersi e farsi capire con le parole, coi colori, coi suoni, con la musica oppure con le forme delle sculture naturali”.
La magia della Val di Sella, o “Valmagica” appunto, ha fatto tutto il resto. “Una fiaba legata al sogno, che fa pensare alla stranezza dei luoghi scelti dove raccontare la storia”, ha ribadito il direttore artistico di Arte Sella Emanuele Montibeller. “Come editing finale abbiamo scelto una bambina di nove anni che ha portato anche delle correzioni e dei suggerimenti al testo. Quello che vogliamo è che leggendo questa fiaba, bambini e ragazzi abbiamo la voglia di ri-inventare i loro territori, imparando a dare sfogo alla fantasia ed a quella immaginazione che non devono mai far venire meno”.
La fiaba, come ha ricordato il presidente della Cross Luigi Capra, fa tornare alla memoria l’infanzia di una volta, una tenera “bambagia” in cui sono adagiati i ricordi delle lontane storie raccontate dai nonni di allora. “Traudi vede nella Valmagica una valle da vivere e da inventare, ha concluso Mauro Neri. E la presenza della vecchia quercia che le parla rende ancor più magica quell’atmosfera. Bambini e fantasia per vedere il mondo con i loro occhi, in modo diverso e le fiabe, anche per questo motivo, vogliono essere uno spunto di riflessioni per tutti noi”.
Una fiaba da leggere ad alta voce ai nipoti ed ai figli. Come farà Mauro Neri davanti agli alunni delle scuole elementari e medie di Borgo, su preciso invito della dirigente scolastica Franca Zappini. Arte Sella, inoltre, che sta pensando di organizzare una giornata a malga Costa, un incontro con il mondo della scuola in mezzo alla natura. E chissà, anche l’occasione, viaggiando con la fantasia, per incontrare la piccola Traudi nella Valmagica e fare due chiacchiere con la vecchia quercia.
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