Il “Premio solidarietà” nasce per iniziativa della Fondazione Trentina per il Volontariato Sociale per dare visibilità a nuovi progetti che contribuiscono a realizzare una convivenza civile evoluta, ad educare, e ad indirizzare gli individui verso comportamenti attivi di promozione della solidarietà.
Nel 2009, tra i progetti presentati – tendenti tutti a rispondere a bisogni emergenti nella comunità – fu premiato quello proposto da Trentino solidale di recupero pasti e alimenti.
Nel 2010 il Premio fu assegnato ex–aequo ai progetti “Amici di Simone Onlus” (“Una mano per la vita”) e “Ama” (“Progetto casa solidale”), che si aprivano a “nuove frontiere anche 'qualitative' di solidarietà, di fronte alla dimensione ignota della fine della vita e di fronte a esistenze che le vicende umane spezzano, lasciandole senza accoglienza” (così la motivazione della giuria).
Nel 2011 fu l’approccio innovativo nel creare rapporti umani, anche informali, fra i familiari delle donne e degli uomini colpiti dall'Alzheimer a valere il riconoscimento come miglior progetto di volontariato svolto in ambito sociale all'“Alzheimer Caffè” dell'Associazione Alzheimer di Trento, serie di incontri pubblici presso il BaryCentro.
Nel 2012 la Fondazione premia nuovamente l'impegno dell'associazione Ama nel contenimento dell'emergente dipendenza dal gioco d'azzardo attraverso il progetto “La comunità che si prende cura”, rivolto al territorio delle Giudicarie.
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