Una nuova giovinezza

Celebrati i 150 anni dell'Arcivescovile in Cattedrale con 1200 allievi, insegnanti e famiglie

Gli oltre 150 anni di vita dell'Arcivescovile sono raccontati negli Annali che raccolgono tutto quanto fa notizia nella comunità scolastica con dovizia di materiale fotografico. Insieme con una copia del progetto educativo, gli Annali sono stati portati in dono al vescovo all'offertorio, in cattedrale, venerdì 15 novembre mattina, nel corso della Messa celebrata con il plurimo scopo di festeggiare i 150 anni di vita dell'Istituto, gli 800 anni dalla dedicazione della cattedrale, i 450 anni dal Concilio di Trento i 50 dal Vaticano II, e infine l'anno della Fede. Erano presenti i 1200 scolari e studenti, le autorità cittadine con il sindaco Alessandro Andreatta, i rappresentanti delle Istituzioni quali il commissario del Governo, Francesco Squarcina, il questore Giorgio Jacobone e il comandante dei carabinieri, Maurizio Graziano, nonché insegnanti e genitori.

La coincidenza di tanti anniversari è stata ricordata nel saluto introduttivo ai presenti dal rettore don Bruno Tomasi, assistito dal presidente dell'Ente don Agostino Valentini e da numerosi docenti sacerdoti, molti dei quali hanno lasciato l'incarico per raggiunti limiti di età, primo fra tutti mons. Umberto Giacometti. Il ruolo di preside è invece rivestito da un laico, il prof. Uldarico Fantelli (vedi sotto).

Se la fondazione è ascritta al vescovo Giovanni de Tschiderer, la titolarità di patrono è affidata a Sant'Alberto Magno 1206-1280), “Doctor Universalis”, conosciuto anche come Alberto il Grande o Alberto di Colonia, religioso domenicano considerato il più grande filosofo e teologo tedesco del medioevo. Padova, Bologna, Parigi e Colonia rappresentano le tappe della sua formazione; Hildesheim, Friburgo, Ratisbona, Strasburgo e Colonia, quelle dell'insegnamento. Tra i suoi ascoltatori ci fu anche Tommaso d'Aquino, che ne riconobbe la genialità.

Alberto Magno fu beatificato da papa Gregorio XV, elevato agli onori dell'altare nel 1931 da papa Pio XI che lo proclamò Dottore della Chiesa. Nel 1942 venne dichiarato da papa Pio XII patrono dei cultori delle Scienze naturali. Il vescovo Bressan all'omelia ha fornito agli studenti qualche dettaglio inedito circa la presenza di Alberto di Lauingen, come si chiamava, a Trento. “Venne in Italia, – ha raccontato il vescovo – a vent'anni nel 1013, quando si stavano ponendo le fondamenta della nuova costruzione del duomo, voluto dal vescovo Federico. I muri perimetrali circondavano allora l'antica chiesa che risaliva al 397, sorta sulle tombe dei tre martiri in Anaunia. In Italia Albero trascorse una decina di anni. Tra i suoi tratti distintivi, a detta di Bressan, va evidenziata la curiosità e l'osservazione su tutto quanto lo circondava, come emerge dalle sue numerosissime opere, per arrivare alla contemplazione di Dio, attraverso la contemplazione della grandezza e della bellezza delle sue opere. Fra Alberto, fattosi monaco ed eletto superiore dei domenicani di Germani passo ancora per Trento nel 1256 diretto a Roma ed ancora nel 1262 da vescovo di Regensburg.

Il convento dei padri domenicani a Trento, presenti dal 1224, attiguo alla Chiesa di san Lorenzo, rappresentava il punto di riferimento dei monaci e dei rapporti fra nord e sud Europa e della sua Chiesa, magnificata dal teologo come “una, santa, apostolica e universale, in quanto corpo mistico di Cristo. Bressan ha dunque parlato delle ragioni storiche di un collegamento seppure lontanissimo nel tempo fra la Cattedrale in costruzione, erede dopo la sua ultimazione del Concilio tridentino e Alberto Magno e quelle teologiche che rendono il “Dottore della Chiesa”, attuale, uomo di scienza, ma anche di preghiera. “Voi dell'Arcivescovile – ha affermato infine – potete vantare ben 150 anni di vita, di opera educativa, di formazione eccellente, di sprone anche per altre scuole”. E' stato soprattutto il canto dell'Alleluia ad esprimere, ancor più dell'applauso, l'espressione significativa di una partecipazione tutta giovanile con 200 scolari ad apprendere da coloro che li precedono.
vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina