L'orso rappresenta una bandiera, anche se sempre più moscia per le note polemiche sugli episodi di predazione ad animali domestici, non solo per il Trentino, ma anche per le Valli del Natisone, dove il plantigrado è di casa, a causa delle ripetute incursioni in territorio friulano dei progenitori e fratelli sloveni degli orsi trentini.
A Stupiza, nel comune di Pulfero, sulla destra orografica del fiume Natisone è stato realizzato, a cura della Regione e dell'Università di Padova, il progetto “Life Arctos”, in un centro che funge anche da museo con proposte didattiche per docenti e alunni nei fine settimana, durante l'anno scolastico, accessibili d'estate alle famiglie provenienti dalla pianura e ai turisti. Ha avuto inizio nel settembre 2010 e si propone iniziative di sensibilizzazione per la conservazione dell'orso bruno con azioni coordinate sia per l'areale alpino che appenninico. Fra i partner, anche il Parco Adamello Brenta.
Gli obiettivi sono analoghi a quelli del progetto “Life ursus” trentino. Riguardano interventi per una zootecnia più compatibile con la presenza dell'orso, la riduzione dei conflitti con le attività antropiche, la gestione delle risorse naturali di interesse per l'orso, informazioni di sensibilizzazione dell'opinione pubblica, attività didattiche e di monitoraggio circa l'efficacia dell'attività del piano.
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