Et voilà, la polenta!

Al Parco dei mestieri sabato protagonista il rame: nella bottega dei Navarini e nei paioli dei polentér di Storo

Al TrentoFilmfestival, che vive in questi giorni la sua sessantesima edizione, un filo inossidabile lega i film e i suoi protagonisti in Paesi diversi: la solidarietà montanara. Ecco le scene gioiose dei contadini bosniaci di Srebrenica che ricevono in dono le vacche degli allevatori rendeneri, il film sui minatori di stagno in Bolivia o il documentario latinoamericano sulla cooperazione di don Guetti…

Ma un filo materiale intreccia il Festival ai mestieri della montagna (ne parliamo alle pagine 8 e 9): un filo di rame, quest’anno, che ha portato al Parco (allestito nel giardino vescovile con il contributo del nostro settimanale) il ramaio Stefano Navarini a riproporre l’arte del padre Pierino, maestro dai primi anni Cinquanta. Sotto lo sguardo del “Bepo” del Museo di San Michele, utensili da cucina e preziosi manufatti in rame sono stati presentati come tesori di un passato non ancora tramontato, dove l’efficienza funzionale del rame – ottimo conduttore – s’abbina ad un fascino cromatico sempre più ricercato. “Perfino un grande chef come Giovanni Rana ci ha commissionato utensili su misura”, ha confidato Danilo Valentinotti, appassionato studioso di casa Navarini, invitando i presenti a visitare il “Museo del rame” allestito presso l’azienda di Ravina e sfogliando insieme a noi le pagine del suo fresco volume “Rame in forma di stampo”, edito da Priuli e Verlucca.

Terminata la stagnatura, con il suo esito di elegante lucentezza, il rame è rimasto protagonista nei grandi paioli arrivati dalle Giudicarie esteriori. Tre simpatici “polentèr” dell’omonima associazione di Storo hanno cucinato la tipica “carbonèra”, saporita e apprezzata da tutti anche con sostanziosi bis: per 300 porzioni, sono stati mescolati 30 chili di farina (naturalmente quella gialla di Storo, prodotta dalla cooperativa Agri90) con 24 chili di formaggi misti, 24 chili di “salamella”, ben 12 chili di burro. Com’è andato il raccolto? “E’ stata una stagione da incorniciare con 12 mila quintali di granella raccolta” – ha confidato a radio Trentino inBlu Vigilio Giovanelli, sindaco di Storo e presidente di Agri ’90 – siamo contenti di far conoscere anche in città la nostra farina”.

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