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Si celebra oggi in tutto il mondo la Giornata internazionale contro le mine antiuomo, indetta dalle Nazioni unite con l’obiettivo di informare e sensibilizzare sul problema della presenza di mine e di altri ordigni inesplosi.
Sono circa 100 milioni le mine antiuomo disseminate nel mondo, sulle quali continuano a morire o a rimanere mutilate ogni anno circa 20 mila persone. Secondo l’Unicef, i bambini rappresentano più di un terzo delle vittime civili
Il primato delle vittime ce l’ha l’Afghanistan, seguono Colombia, Angola, Myanmar, Pakistan, Siria, Cambogia e Mali. In Europa èla Bosniail Paese più infestato dalle mine, collocate durante la guerra che ha insanguinato il paese dal 1992 al 1995, ancora disseminate su oltre il 2% del territorio e la cui bonifica non sarà ultimata prima del 2025.
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