Tra ordine e disordine, recita il tema del Festival dell’Economia 2022, quasi a sottolineare l’importanza del mettere ordine anche nel lungo elenco di appuntamenti della rassegna arancione di quest’anno. Davvero ricco il programma, che porterà a Trento, dal 2 al 5 giugno, una serie di personalità di spicco dell’economia mondiale, tra scienziati e ricercatori, rappresentanti della società civile e delle istituzioni, economisti, imprenditori, manager e rappresentanti delle più importanti realtà accademiche.
In apertura di Festival, alle 10 di giovedì 2 giugno a Palazzo della Regione, è da segnalare l’incontro dal titolo “La non violenza come arma per risolvere i conflitti”, con Tawakkul Karman, politica e attivista yemenita, premio Nobel per la pace nel 2011, che sarà intervistata dalla giornalista Maria Latella. Contemporaneamente, presso la Sala inCooperazione di via Segantini, si celebra la Festa della Repubblica Italiana con l’incontro tra Maurizio Gardini (presidente di Confcooperative), Daria De Pretis (vicepresidente della Corte Costituzionale) e Franco Ianeselli (sindaco di Trento), sul rapporto tra costituzione e cooperative, che sarà aperto dal saluto di Roberto Simoni, presidente della Federazione Trentina della Cooperazione.
La ministra per le pari opportunità Elena Bonetti sarà protagonista, venerdì 3 giugno alle 10 alla Filarmonica dell’appuntamento dal titolo “Serve una nuova economia che abbia le donne come motore di crescita”, in dialogo con Amy Kazmin, giornalista del Financial Times. Nel pomeriggio, alle ore 15 al Teatro Sociale, sarà la volta di un altro Nobel per la pace: Muhammad Yunus. Fondatore di Grameen Bank, interverrà su “L’impresa sociale per uno sviluppo economico sostenibile”, assieme a Erika Stefani, Ministro per le Disabilità; Mauro Gambetti, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano; Elena Beccalli, Università Cattolica del Sacro Cuore; Alessia Maccaferri, giornalista de Il Sole 24 Ore.
Sabato 4 giugno, sempre al Sociale, la mattinata sarà dedicata al ricordo di Jean Paul Fitoussi, economista protagonista di tante edizioni del Festival scomparso qualche mese fa, mentre alle 11, all’Auditorium Santa Chiara, il Commissario europeo per gli affari economici e monetari Paolo Gentiloni dialogherà con Ferruccio De Bortoli rispetto a “Un mondo cambiato: sfide e opportunità per un’Europa protagonista”. Sarà invece il tema del rapporto tra Autonomie e governi nazionali al centro del confronto fra i governatori Maurizio Fugatti, Presidente Provincia Autonoma di Trento, Massimiliano Fedriga, Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Arno Kompatscher, Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano e la ministra per gli Affari regionali e le autonomie della Repubblica, Mariastella Gelmini, sempre sabato 4 alle 19 al Palazzo della Regione, prima che, alle 20.30 al Sociale, si parli di “Geopolitica e geoeconomia dopo la guerra in Ucraina”, con il prof. Romano Prodi, la giornalista Lucia Annunziata, e il vice presidente esecutivo ISPI Paolo Magri.
Ancora Romano Prodi, domenica 5 giugno alle 12 al Teatro Sociale, interverrà all’incontro “Tra ordine e disordine l’Andreatta pensiero”, assieme a Giovanni Bazoli, Presidente Emerito Intesa Sanpaolo; Flavio Deflorian, Rettore Università degli Studi di Trento; Alberto Forchielli, Mindful Capital Partners; Alberto Quadrio Curzio, presidente Emerito Accademia Nazionale dei Lincei e Fabio Tamburini, Direttore de Il Sole 24 Ore. In chiusura di Festival, alle 17.30 al Teatro Sociale, si parla de “Il mondo dopo la crisi ucraina”, con il generale John R. Allen, presidente del Brookings Institution; Maurizio Fugatti, Presidente della Provincia autonoma di Trento; Laura La Posta, caporedattrice del Sole 24 Ore; Dante Roscini; e ancora Paolo Magri e Fabio Tamburini.
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